sabato 7 ottobre 2017

Addio ad Anzolin, ex portiere di Marzotto, Juventus e Vicenza

VICENZA 06.10.2017
Lutto nel mondo del calcio italiano e vicentino. E' morto la scorsa notte, all'età di 79 anni, Roberto Anzolin, ex portiere, tra le altre, di Marzotto Valdagno, Juventus e Lanerossi Vicenza. Nato proprio a Valdagno (Vicenza) il 18 aprile 1938, giocò nel Marzotto, anche in serie B, dal 1956 al 1959, per poi passare al Palermo (due campionati) e quindi alla Juventus dove militò per nove anni consecutivi, dal 1961 e il 1970, durante i quali collezionò 310 presenze, vincendo uno scudetto e una Coppa Italia. Nella stagione 1970-1971 disputò un torneo di serie A con l'Atalanta, per poi tornare nel Vicenza, al Lanerossi, allora nella massima serie, dove disputò due tornei, sino al 1973: fu il "secondo" di Adriano Bardin.

Ebbe anche la gioia di disputare una partita con la nazionale A (dove era "chiuso" da Enrico Albertosi), contro il Messico il 29 giugno 1966: pochi giorni dopo, fu tra i convocati per il campionato del mondo di Inghilterra 1966, dove però non giocò. Concluse la carriera tra i dilettanti: dopo aver smesso di giocare, il Valdagno (il cui presidente era all'epoca suo cognato) lo volle in sostituzione del portiere infortunato, giocando 26 partite nel campionato veneto di Promozione 1984-1985, e subendo solo 4 reti all'età di 46 anni. Restò poi nel mondo del calcio, aprendo una scuola calcio, sempre a Valdagno, dove ha allenato anche nelle giovanili. Durante gli anni di militanza alla Juventus sposò Gabriella, anche lei originaria di Valdagno, da cui ha avuto due figli.

Di Luca Pozza tratto da Il Gazzetino


STORIE di CALCIO

ROBERTO ANZOLIN: LO JASCIN DI VALDAGNO



«Ai Mondiali del ’66 avrei dovuto giocare io. Quel diagonale del coreano io l’avrei parato. Sicuro. Ma è vero: io non mi vendevo molto bene… Per un errore di Zoff i giornali avevano sempre giustificazioni»

«Avevo 18 anni, stavo attraversando le 52 Gallerie del Pasubio, quelle famose del ’15-18 sulle Piccole Dolomiti. Era buio. Presi una capocciata tremenda. Qualcuno mi toccò la mano: “Ti aiuto io”. Era una ragazza. L’ho sposata». Si chiama Gabriella e mezzo secolo dopo, in salotto, precisa sorridendo: «Ma non subito. L’ho sposato al suo secondo anno di Juve, perché se fosse andato male, avrebbero dato la colpa a me. Infatti prese 50 gol, la Juve finì quart’ultima. Peggio di così non poteva andare… Allora l’ho sposato».
Il reduce dalla capocciata, Roberto Anzolin, oggi è un signore che veleggia placidamente verso i 70 anni dal baffo e l’eleganza di un David Niven. A Palermo lo battezzarono “saracinesca”, alla Juve vinse uno scudetto e fece epoca col ciuffo e il maglione bianco dal collo a V.


Interno giorno a Valdagno, 32 km da Vicenza, a un passo dalle loro Piccole Dolomiti. Qui cominciò la storia: «Mio padre era pettinatore alla Marzotto. Io iniziai a parare nel Valdagno Marzotto, in B. Sapevo che mi cercava il Milan. Invece mi dissero: “Roberto, per 5 milioni in più l’ha spuntata il Palermo”. Per un veneto di 19 anni anni andare in Sicilia nel ’59 non era uno scherzo. Partii con mio padre. Piansi in treno da Padova a Roma, dove un dirigente del Palermo, venne a prenderci con un’Aprilia da corsa che ci portò a Napoli. Viaggiava come un matto, lo pregai: “Piano, ho una carriera davanti…”
Sbarcato a Palermo, mi portarono a mangiare la pasta con le melanzane a Mondello. Non l’avevo mai assaggiata, Gabriella me la fa ancora adesso. Vivevo allo stadio, nelle stanze che avevano ricavato per gli scapoli vicino alla tribuna della Favorita. Ero in stanza con Carpanesi. Toros mi faceva da fratello maggiore, mi portava al mare e a Messa. All’esordio a Bari mi fregò un autogol di Bernini. A Torino, contro la Juve, parai tutto, anche un rigore di Cervato. Mi arresi solo a Sivori, in fuorigioco di 5 metri…»

La signora Gabriella carica: «Sì, perché la sudditanza esiste. Quando Roberto tornò a Torino come portiere del Vicenza, l’arbitro ne fece di tutti i colori. Un tifoso juventino uscendo dallo stadio mi disse: “Non è così che mi piace vincere”».
«Comunque – riprende Roberto -, quella partitona a Torino mi aiutò a passare alla Juve. Retrocedemmo in B all’ultima giornata, ma l’anno dopo il mio Palermo risalì subito. Io feci un grande campionato. Un dirigente sussurrò: “Ti abbiamo venduto alla Juve, ma non dirlo, se no scoppia la rivoluzione”. La gente mi amava. L’estate scorsa sono stato in vacanza a Sciacca: si ricordano ancora di me. A Torino mi sedetti in uno stanzone davanti a Boniperti e altri 4 dirigenti. Mi chiesero: “Quanti gol pensa di pendere?” Risposi: “Non so, 20-25…” Ne avrei presi il doppio: quartultimi. Poi parlammo di soldi. A Palermo prendevo 5 milioni, ne chiesi 14. Si alzarono in piedi tutti e 5: “Lei è pazzo!” Poi, tra una clausola e l’altra, ne presi anche di più. Charles si affezionò subito a me. Ci cambiavamo al Comunale, poi attraversavamo la strada per allenarci al Combi. Charles mi sollevava con un braccio solo e mi portava dal Comunale al Combi così, parallelo al terreno, come fossi un tronco. “John, mettimi giù che mi spezzi tutto!”, gli dicevo. E lui: “Anzolino, tu vieni con me”».


«Ai quarti di coppa Campioni trovai il Real Madrid. Febbraio ’62. A Torino presi gol da Di Stefano. A Madrid vincemmo noi con Sivori. Nicolè sbagliò un gol al 90′ così ci toccò lo spareggio di Parigi, che perdemmo. Ma al Bernabeu avevo parato tutto, anche una cannonata di Puskas che mi arrivò al mento e mi stese ko. Nessuno, prima di noi, aveva sconfitto il Real in quella coppa. Auguro a Buffon una serata del genere al Bernabeu. O come quando ci giocai con l’Under 21 e tutto lo stadio mi salutò con i fazzoletti bianchi perché avevo parato anche i microbi: 0-0».

«Venga a vedere….». La signora Gabriella ci guida nella cameretta dell’orgoglio. Incorniciata c’è la pagina di quella partita. Titolo: «Anzolin meglio di Zamora». In un altro quadretto: «Anzolin come Jascin». E poi, sulla parete, tutte le formazioni di Roberto, dal Marzotto in su. La Juve ’66-67 è la filastrocca rimasta nella memoria di tanti juventini: Anzolin, Gori, Leoncini… la formazione del 13° scudetto. Heriberto Herrera e il “movimiento”.
«Sulla carta non eravamo i più forti, ma i nostri punti ce li siamo guadagnati tutti e io presi solo 19 gol. All’ultima giornata, Sarti fece la famosa papera a Mantova, noi battemmo la Lazio e scavalcammo l’Inter. Uno dei due raccattapalle dietro la mia porta aveva la radiolina: “Signor, Anzolin, l’Inter sta perdendo!” Al fischio finale, tutti saltarono in campo. Io mi tolsi la maglia, la posai a terra con calma e mi incamminai verso lo spogliatoio dove mi fumai una bella sigaretta». La signora Gabriella si illumina come la dolomite al sole. «Nessuno parava meglio di Roberto in quel periodo. Ai Mondiali del ’66 avrebbe dovuto giocare lui. Ma Albertosi giocava vicino a Coverciano ed era molto più diplomatico di Roberto. Se mio marito avesse avuto il mio carattere…».

Roberto raccoglie l’assist: «Quel diagonale del coreano io l’avrei parato. Sicuro. Ma è vero: io non mi vendevo molto bene… Per un errore di Zoff i giornali avevano sempre giustificazioni».
Nell’ultimo quadretto Roberto Anzolin ha 42 anni. «Avevo smesso, però il Valdagno, in Promozione, mi pregò di sostituire il portiere malato. Presi 4 gol in 26 partite. Nel derby decisivo contro il Malo staccai una punizione dall’incrocio e la gente disse: “Però, il nonno…” Poi ho provato a fare l’allenatore, ma a Gorizia mi licenziarono mentre ero in testa con 6 punti sulla seconda. Così ora alleno i Pulcini. Il mio fegato ci guadagna e anche il mio cuore. Nel luglio ’97, il giorno prima del Centenario della Juve, eravamo in montagna. Sentii un dolore, un fastidio alle ascelle. Dissi: “Io di qui non mi muovo”. Misi a terra lo zaino con calma».

Come aveva messo a terra lo maglia il giorno dello scudetto. Un infarto a occhi aperti. La signora Gabriella ci mostra una montagna sul calendario. «L’elicottero del soccorso atterrò proprio qui». Nell’attesa lei gli tenne la mano. Come allora. Stesse montagne. E lo ha accompagnato fuori un’altra volta.

Testo di Luigi Garlando

LA SCHEDA

Roberto Anzolin (Valdagno, 18 aprile 1938)
Attivo nel ruolo di portiere tra gli anni sessanta ed i primi anni settanta, vanta una lunga militanza nella Juventus dopo aver militato 3 anni nel Marzotto e 2 nel Palermo.
Con il club bianconero lega il suo nome alla Coppa Italia 1965 ed allo scudetto 1967. Vince, nel 1968, il “Premio Combi”, attribuito da giornalisti ed addetti ai lavori, al miglior portiere italiano.
Soprannominato “il gatto” per la sua agilità tra i pali, ha difeso anche la porta della Nazionale italiana (contro il Messico in amichevole) e fu convocato per i campionati mondiali del 1966.
Chiusa la parentesi alla Juventus (ben 305 gare) si accasa all’Atalanta con la quale, nella stagione 1970-71, in serie B, stabilisce il record di imbattibilità, tenendo inviolata la propria rete per ben 792 minuti, contribuendo alla promozione in serie A della squadra orobica.
Ritorna in serie A nel 1971-72 Lanerossi Vicenza come secondo portiere, per poi chiudere la carriera sulla soglia dei quarant’anni giocando in serie C con Monza, Riccione e JuniorCasale.

Tratto da Storie di Calcio

giovedì 5 ottobre 2017

Coppa Italia Serie C 2017-18


Si riporta il calendario della Fase Finale della Coppa Italia Serie C 2017–2018:

DATE:
1° TURNO QUALIFICAZIONE 18 OTTOBRE 2017
2° TURNO SEDICESIMI 22 NOVEMBRE 2017
OTTAVI DI FINALE 06 DICEMBRE 2017
QUARTI DI FINALE 07 FEBBRAIO 2018
SEMIFINALI ANDATA 21 FEBBRAIO 2018
RITORNO 07 MARZO 2018
FINALE ANDATA 11 APRILE 2018
RITORNO 25 APRILE 2018

PRIMO TURNO E SECONDO TURNO
Il Primo e Secondo Turno si svolgono con gare ad eliminazione diretta in gara unica in casa della squadra prima nominata. 
Modalità di svolgimento nel Primo e Secondo Turno della Fase Finale ad eliminazione diretta con gare di sola andata, ottiene la qualifica al turno successivo la squadra che ha segnato il maggior numero di reti.
Risultando pari il numero di reti segnate, le squadre devono disputare due tempi supplementari della durata di 15 minuti ciascuno. 
Perdurando la parità anche al termine dei due tempi supplementari, l’arbitro provvede a far battere i calci di rigore, con le modalità previste dal “Regolamento del Giuoco del Calcio” al paragrafo: “Procedure per determinare la squadra vincente di una gara”.

CALENDARIO PRIMO TURNO E SECONDO TURNO
In applicazione del Regolamento, si è provveduto in data odierna 03.10.17, presso la sede della Lega Pro, alla presenza di società, al sorteggio per la determinazione degli accoppiamenti delle 37 squadre ammessenalla Fase Finale che dovranno disputare le gare del Primo e Secondo Turno di Finale. 
Si è provveduto, inoltre, per gli accoppiamenti relativi, al sorteggio per la designazione della squadra ospitante. 
Pertanto, si riporta il programma delle gare del Primo e Secondo Turno nelle date di seguito indicate:

1° TURNO – QUALIFICAZIONI
Martedi’ 17 ottobre 2017
BISCEGLIE – VIRTUS FRANCAVILLA 2-0
Mercoledi 18 ottobre 2017
ALBINOLEFFE – MONZA 1-0
RAVENNA – REGGIANA 0-2
PISA – PONTEDERA 0-1
GUBBIO – SAMBENEDETTESE 1-3

2° TURNO – SEDICESIMI DI FINALE
Mercoledì 22 novembre 2017*
PIACENZA – ALESSANDRIA 0-4
ALBINOLEFFE – PRO PIACENZA 2-0
RENATE – GIANA ERMINIO 2-1
BASSANO VIRTUS – FERALPISALO’ 0-0 (1-2)
VICENZA - PORDENONE 2-1
PADOVA – TRIESTINA 5-0
REGGIANA – PRATO 1-2
PONTEDERA – LUCCHESE 1-0
LIVORNO – AREZZO 2-1
VITERBESE CASTRENSE – TERAMO 0-0 (3-2)
CASERTANA – SAMBENEDETTESE 3-1
PAGANESE – JUVE STABIA 1-0
LECCE – BISCEGLIE 2-1
MATERA – REGGINA 3-2
CATANIA – COSENZA 1-2
TRAPANI – SIRACUSA 0-0 (4-2)

OTTAVI DI FINALE
Martedì 5 dicembre 2017
RENATE – FERALPISALO’ 1-1 (2-1)
Mercoledì 6 dicembre 2017
VITERBESE - LIVORNO 3-0
CASERTANA – PAGANESE 0-0 (0-1)
Mercoledì 13 dicembre 2017
ALESSANDRIA - ALBINOLEFFE
Sabato 13 gennaio 2018
PADOVA - VICENZA
Domenica 14 gennaio 2018
COSENZA - TRAPANI
LECCE - MATERA
Mercoledì  17 gennaio 2018
PONTEDERA - PRATO

Tratto da Risultati.it


ORARIO DI INIZIO DELLE GARE
Le gare potranno essere disputate sia alla luce solare sia con l’illuminazione artificiale, negli orari fissati dalla Lega Pro. Le società ospitanti possono richiedere lo spostamento d’orario della gara anche con eventuale inizio o prosecuzione in notturna. Le gare, il cui orario non sia già fissato dalla Lega per esigenze televisive, avranno inizio con l’orario proposto dalla società ospitante, che abbia ottenuto la relativa ratifica dalla Lega stessa. Le richieste dovranno pervenire almeno dieci giorni prima della data fissata per l’effettuazione della gara medesima. Per le richieste inoltrate dopo tale termine, necessita l’accordo tra le due società interessate da sottoporsi all’esame ed eventuale ratifica della Lega Pro. In relazione alla programmazione delle gare della Fase Finale di Coppa Italia Serie C, si rende noto che le stesse per esigenze televisive verranno disputate con orari diversi come previsto per le gare di Campionato.

Tratto da Trivenetogoal

venerdì 4 agosto 2017

ROSA Giocatori 2017/18


Vicenza, ecco i numeri di maglia:

10 a Giacomelli, il 9 a Ferrari, Comi sceglie il 26.




Rosa aggiornata al 22 agosto 2017.

N.RuoloGiocatore
1ItaliaPAlex Valentini
2ItaliaCDavide Bianchi
4ItaliaCIsaac Sbrissa
5ItaliaDAlessandro Malomo
6MacedoniaCIsnak Alimi
7ItaliaAEric Lanini
8ItaliaCMarco Romizi
9ItaliaANicola Ferrari
10ItaliaAStefano Giacomelli (capitano)
11ItaliaADavide Di Molfetta
12ItaliaPStefano Fortunato
13ItaliaDLuca Crescenzi
14ItaliaDKevin Magri
15ItaliaDFederico Giraudo
17ItaliaCHousem Ferchichi
18ItaliaAPietro De Giorgio
19ItaliaDLuca Milesi
N.RuoloGiocatore
20ItaliaDPietro Beruatto
21RD del CongoCLuzayadio Andy Bangu .
22ItaliaPBryan Costa
23ItaliaCAlberto Paiolo
24GhanaCAmidu Salifu
26ItaliaAGianmario Comi
27ItaliaDNicola Turi
28ItaliaCMassimiliano Giusti
Tratto da Wikipedia


Vicenza Calcio comunica i numeri ufficiali di maglia assegnati ai calciatori della Prima Squadra:

1 Alex Valentini

2 Davide Bianchi

3 Ritirata

4 Isaac Sbrissa

5 Alessandro Malomo

6 Isnik Alimi

7 Eric Lanini

8 Marco Augusto Romizi

9 Nicola Ferrari

10 Stefano Giacomelli

11 Davide Di Molfetta

12 Stefano Fortunato

13 Luca Andrea Crescenzi

14 Kevin Magri

15 Federico Giraudo

16 Daniele Viola

17 Housem Ferchichi

18 Pietro De Giorgio

19 Luca Milesi

20 Pietro Beruatto

21 Andy Luzayadio Bangu

22 Bryan Costa

23 Alberto Paiolo

24 Amidu Salifu

25 Ritirata

26 Gianmario Comi

27 Nicola Turi

28 Massimiliano Giusti

Tratto da  Vicenza Calcio